dimecres, 15 de gener del 2014

Roberto Maroni non è il benvenuto (Vilaweb)

Roberto Maroni, presidente della Lombardia e leader della xenofoba Lega Nord, arriva domani in Catalogna con un obiettivo chiaro: approfittare della risonanza internazionale del processo indipendentista catalano. Dato il suo ruolo istituzionale di presidente della regione Lombardia è impossibile evitare la visita, però proprio per questo abbiamo, tutti, la responsabilità di chiarire che questo personaggio non è il benvenuto e anche che il movimento civico e politico catalano non ha niente a che vedere con ciò che egli rappresenta.

La Lega Nord è un movimento populista e xenofobo che usa un’identità inventata, quella della Padania, per raccogliere adesioni popolari ad un movimento contrario al sentimento pluralista, aperto a tutti e democratico che è la base dell’idea di sovranità catalana.
Qui non chiediamo a nessuno da dove viene, sennò che cosa vuol essere. Qui crediamo che la società sia più ricca quando è più composita. Qui lottiamo per il progetto di uno stato al servizio di tutti, senza distinzioni ne’ privilegi. La nazione catalana ha un grande passato ma oggi è il futuro che ci interessa di più, e in questo futuro c’è posto per tutti senza distinzione d’origine, di lingua, di religione, di cultura. È sempre stato così e sempre lo sarà.


Quando, nel 2009, cominciarono i referendum popolari per l’indipendenza, il movimento per la sovranità nazionale catalana vide subito chiaramente che tutti dovevano avere diritto di voto, inclusi naturalmente anche gli immigranti arrivati più di recente. Non si può costruire un paese lasciando ai margini la gente che già ci vive. E questa non era una decisione di circostanza ma aveva radici profonde nella tradizione del catalanismo, che il presidente Pujol aveva affermato con la frase secondo la quale “è catalano chi vive e lavora in Catalogna”.

È solo in mala fede, quindi, che si può mescolare il nostro movimento con quest’altro, la Lega Nord, che proclama come prassi politica la differenza fra i cittadini del suo stesso paese
E non solo: credo che siamo tutti d’accordo a lavorare dalla Catalogna perché l’Europa non cada mai nel buco nero dove quelli della Lega vorrebbero ficcarci tutti.


Editorial de Vicent Partal Roberto Maroni no és benvingut Vilaweb del 15.01.2014 
  

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